Calitri: il paese di Vinicio Capossela e dello Sponz Fest

da | 5 Nov, 2021 | Storia | 0 commenti

Calitri è il paese dove si incontrano, dialogano e convivono tradizione e modernità, senza che l’una prevalga mai sull’altra, grazie alle visionarie intuizioni del geniale creatore dello Sponz Fest: Vinicio Capossela. Che cos’avranno mai in comune un paese irpino come Calitri, una vecchia leggenda di lupi mannari di campagna, Vinicio Capossela e lo Sponz Fest, il festival di balli di piazza più emozionante e scatenato d’Italia? Scopriamolo insieme.

Calitri: la Positano d’Irpinia

Calitri è un paese piuttosto grande, che stende la sua superficie di casette allegre e coloratissime sul costone di una collina, a pochi chilometri dal confine lucano.

Al di là della sua appartenenza regionale e provinciale, la sua vita e i suoi ritmi sono quelli tipici dell’Appennino interno meridionale: poca differenza e molte affinità quindi con i vicini insediamenti montani collocati nelle limitrofe Basilicata e Puglia, e persino con quelli di Calabria e Molise. Lingua, storia e cultura, infatti, non guardano alle ripartizioni amministrative, ma all’identità di un popolo: in questo caso, la gente delle aree interne italiane.

Calitri, tra i tanti paesi d’Italia, gode di una fortuna decisamente speciale: quella di aver dato i natali a Vinicio Capossela, un uomo che questa storia e questa cultura ha saputo raccontarle e rappresentarle tanto bene da renderle comprensibili e familiari a tutti.

Vinicio Capossela: il pluripremiato cantautore italiano

Figlio di emigrati irpini, Vinicio Capossela è un personaggio eclettico e arguto, un artista vissuto e maturato fra Germania e Appennino Tosco-Emiliano che, una volta raggiunto il successo, ha voluto far rivivere nelle sue canzoni la tempra delle proprie origini e la forza delle tradizioni che le improntano. Ma si badi bene, senza mai stancare o annoiare: in tono leggero, divertente, attrattivo, a metà tra consapevolezza e sorriso, con un approccio originalissimo e irresistibile che ha reso presto Calitri un vero simbolo mediatico nazionale contemporaneo delle nostre singole realtà rurali di tutta Italia.

Vinicio Capossela e il pumminale di Calitri

Leggende di lupi mannari se ne narrano un po’ ovunque e l’Irpinia in questo non fa certo eccezione. Il lupo mannaro di Calitri ̶ ma anche di Bagnoli Irpino, Guardia dei Lombardi, Aquilonia, Villamaina, Gesualdo ̶ si chiama pumminale.

Nella tradizione popolare locale i pumminali erano uomini sventurati, nati per loro disgrazia la notte di Natale, che secondo la leggenda in quella stessa notte di ogni anno della loro triste vita erano costretti a scontare la maledizione della loro nascita blasfema vagando senza pace nei boschi, magicamente e mostruosamente trasformati in lupi feroci fino allo spuntare dell’alba. Guai a chi li incontrava e non riusciva a fuggire!

Vinicio Capossela ha scritto una bella e strana canzone dal titolo il pumminale su questo truce mistero, senza prendere la faccenda sul serio, provando anzi garbatamente a immaginare come forse magari andavano davvero le cose nelle nostre campagne dei tempi andati, con tutti i furbi contadini che le abitavano pronti ad approfittare dell’occasione della paura altrui per poter procedere indisturbati a marachelle e malefatte varie.

Lo Sponz Fest di Calitri

Difficile spiegare in poche parole cos’è lo Sponz Fest a Calitri. Magari aiuterà sapere semplicemente che è un’altra delle tante invenzioni di Vinicio Capossela, forse la più bella e riuscita.

Da nove anni a questa parte, verso la fine di agosto, il paese si anima di una girandola di trovate a tema che chiamano migliaia di turisti da ogni parte d’Italia e persino d’Europa. Tutto parla del mondo della campagna di oggi, qualunque essa sia e dovunque essa si trovi, senza retorica né altre ambizioni se non quella di viversi il momento al meglio possibile, tra bella musica, arte, cultura, ospiti nazionali e internazionali e entusiasmanti gare di ballo. Non può mancare il buon cibo, su tutto i buonissimi maccheroni al ragù chiamati cannazze, e naturalmente il buon vino irpino.

Con gli anziani del paese sempre fianco a fianco con i giovani arrivati da lontano per respirare il passato che vive, in un incontro di generazioni che è un vero miracolo, tanto più perché tecnicamente si realizza nel bel mezzo della campagna del nostro sud, a gran distanza da grandi città, senza grossi collegamenti o servizi.

Proprio come accadeva secoli fa, oggi per incanto torna a succedere. Pur tra le immancabili peripezie di viaggio per raggiungere il luogo e le possibili difficoltà di alloggio legate alla ricettività non grande e dunque non sempre sufficiente e organizzata, è mille volte più bello così perché vuol dire che, grazie anche all’encomiabile e sempre presente supporto dell’amministrazione comunale, la speranza per questi luoghi semiabbandonati non muore.

Visita Calitri

Se il prossimo anno, ad agosto, vuoi venire a visitare Calitri in occasione dello Sponz Fest, tieni presente che si tratta di un festival popolare molto frequentato che si svolge in un’area piuttosto isolata e relativamente poco servita. Per questo motivo ti consigliamo di prenotare con largo anticipo e, se puoi, di arrivare in auto.

Durante gli altri mesi dell’anno invece puoi recarti a Calitri con noi di Info Irpinia per visitare il Borgo Castello, il Museo della Ceramica e le grotte di stagionatura e degustare uno squisito pranzo completo a base di saporiti prodotti locali. Vedrai che Vinicio Capossela e lo Sponz Fest non saranno le sole cose a sorprenderti a Calitri!