Il Convento di San Francesco a Folloni: storia e struttura

da | 25 Mar, 2022 | Fede | 0 commenti

Nel comune di Montella sorge uno straordinario luogo di interesse religioso: il Convento di San Francesco a Folloni. Riconosciuto come monumento nazionale, il complesso vanta un’antica e turbolenta storia ed è costituito da chiesa, convento, chiostro, museo e biblioteca

La storia del Convento di San Francesco a Folloni

Il Complesso Conventuale di San Francesco a Folloni deve il suo nome al luogo in cui si insediò la prima comunità francescana nel 1222, ovvero il bosco Folloni. Secondo una leggenda, alcuni confratelli decisero di erigere in questo luogo una Chiesa duecentesca dedicata alla Santissima Annunziata che, in seguito, venne integrata nel complesso monumentale e rimpiazzata, nel XV secolo, da un secondo edificio religioso, a singola navata e con numerose cappelle laterali. A seguito del violento terremoto del 1732 fu costruita una nuova chiesa in stile barocco-roccocò, più alta e con la facciata ruotata di novanta gradi rispetto alla precedente, di cui conserva alcuni elementi, come il campanile, il portico d’ingresso e l’attuale Cappella del Crocifisso.

La struttura del Convento

Attualmente la struttura è composta da chiesa, convento, chiostro, museo e biblioteca. Nella sacrestia è possibile visitare il monumento sepolcrale dedicato a Diego Cavaniglia, Conte di Montella che, recatosi ad Otranto per combattere i Turchi, morì all’età di 28 anni. Fu commissionato dalla moglie del conte, Margherita Orsini che, morta nel 1521, decise di essere seppellita accanto ad esso, nonostante si fosse risposata. Le tre cariatidi, la Prudenza, la Giustizia e la Temperanza, che reggono il sarcofago rappresentano tre delle quattro virtù cardinali. La quarta, ovvero la virtù della Fortezza, sarebbe impersonata dalla statua del cavaliere stesso. Realizzato in marmo pregiato dallo scultore Jacopo della Pila, il mausoleo è divenuto monumento degli innamorati.

Il museo e la biblioteca

Il museo di San Francesco a Folloni, aperto al pubblico il 18 settembre 1981 e poi ampliato nel novembre ’82, rappresenta una struttura museale strettamente collegata al territorio, funzionale alla salvaguardia di un patrimonio artistico particolarmente colpito dal sisma del 1980. Al suo interno, infatti, sono custodite opere recuperate nei paesi più colpiti dal sisma come Lioni e Conza della Campania.

Parte integrante del museo è il laboratorio in cui vengono condotti la maggioranza dei restauri delle opere recuperate. Nato subito dopo il sisma per il pronto intervento, esso oggi è organizzato in modo da consentire l’esecuzione di tutte le fasi degli interventi restaurativi.

Infine, da menzionare vi è sicuramente la biblioteca che, istituita nel XV secolo, conserva importanti stampati e antichi manoscritti.

Visita Montella

Collocato nell’area del Parco dei Monti Picentini, il comune di Montella vanta un vasto patrimonio artistico e gastronomico. Oltre al Convento di San Francesco a Folloni infatti potrai visitare il Santuario del Santissimo Salvatore, il Castello del Monte e le affascinanti cascate e degustare alcuni prodotti tipici locali tra cui la famosa Castagna di Montella IGP.