L’inverno ormai è alle porte, le giornate sono avvolte dalla fredda notte già nel primo pomeriggio e sembrano scorrere più velocemente che mai, il freddo taglia il respiro e le strade si riempiono di cappelli e sciarpe colorate: ci abituiamo così all’inizio della nuova stagione. Ed è proprio in questi primi e timidi giorni invernali che prende luogo una delle tante tradizioni secolari della nostra terra: quella dei falò. I comuni si accendono di passione, riunendosi introno al fuoco, simbolo per eccellenza della tenacia e forza d’animo del nostro territorio. Le strade si illuminano, si riempiono di voci, musica, balli, riconsegnando ai paesi una rinnovata vitalità che li connette direttamente alla propria storia secolare. Durante il falò, infatti, il tempo sembra fermarsi, le fiamme, le antiche canzoni ci riportano in un tempo altro, lontano dal ritmo frenetico delle nostre vite, concedendoci un’autentica boccata d’aria.
Alle origini dei focaroni irpini
La tradizione dei falò è antica, c’è chi la relega nella preistoria, e chi ne segnala le origini pagane dove il fuoco diveniva strumento di purificazione e simbolo di buon auspicio per il futuro. Esso doveva proteggere dalle tenebre e dall’oscurità, donando una nuova luce. In seguito assume significati legati al cristianesimo e si intreccia alla tradizione della Chiesa cristiana. I falò venivano accesi nelle singole contrade o quartieri, qualificandosi anche come strumento di aggregazione sociale, era un momento dove ritrovarsi tutti insieme, per fare comunità, abbandonarsi ai canti e balli locali e deliziarsi con cibi e bevande della tradizione. Ancora oggi, la tradizione persiste, anzi, sembra consolidarsi sempre di più allargandosi ad altri paesi, e comunicandoci come possa essere una strada per fare comunità, per ritrovare un punto di aggregazione e un legame con il nostro territorio. Ecco alcuni dei fantastici paesi dove poter vivere quest’esperienza irripetibile.
I comuni dell’antica tradizione dell’Immacolata e di San Nicola
La festività di San Nicola apre le celebrazioni e la stagione dei fuochi, che si protrae fino a Santa Lucia. Alcuni paesi irpini dediti a San Nicola, infatti, hanno già festeggiato e acceso come di consueto i falò nel giorno del 6 dicembre, tra i quali Volturara Irpina con il rito della “Vampaloria”.
Lioni: Un evento che trasuda tradizione e folklore, in onore della festa dell’Immacolata, che si terrà dal 7 all’11 dicembre illuminando tutte le strade ed i vicoli del paese che oggi prende il nome di “Riti di Fuoco”. Al centro della festa ci sono i spettacolari fuochi della “Madonna de lo fuoco”, accesi seguendo un autentico rito comunitario, ormai tra leggenda e tradizione. Ma non solo, ci saranno anche molti spettacoli, artisti e tanto buon cibo.
Castelfranci: Dal 7 e al 10 dicembre avrà luogo nelle strade del paese La Notte re la Focalenzia, un grande evento molto sentito legato al giorno dell’Immacolata, dove si accenderanno tanti e piccoli falò per potersi riscaldare, offrendo bellissima musica itinerante, molti spettacoli e dove sarà possibile assaggiare diversi prodotti della tradizione, a partire dai due ingredienti protagonisti: la maccaronara e l’Aglianico.
San Nicola Baronia: Giovedì 7 dicembre si rinnoverà una delle tradizioni antiche del paese, l’accensione del falò in onore del Santo patrono in concomitanza con l’inizio della sagra de “Lu Callariell“, un peperone essiccato al sole, tondo e dalla buccia dura, che una volta fatto bagnare nell’olio Ravece, viene servito su una bruschetta che ne acquisisce anche il tipico colore rosso. Nei medesimi giorni si terrano altri numerosi eventi presso San Sossio Baronia e Carife.
Luogosano: Sempre alla vigilia dell’Immacolata concezione, a Luogosano, ogni anno, il 7 dicembre, si svolge un’antica tradizione, quella dei “fuochi allavorati”, dove momenti di preghiera e di raccoglimento trovano alternanza con momenti di distensione. Il paese si accende grazie ai piccoli falò, le persone si riuniscono intorno alle fiamme per trovare ristoro, accompagnati da musica e come da tradizione da dell’ottimo cibo.
Sant’Angelo dei Lombardi: Come ogni anno anche Sant’Angelo si riunisce per festeggiare l’8 dicembre, con la tradizione del “fafaglione” dedito alla festa dell’Immacolata. Il falò viene acceso come momento di grande devozione vissuto sia da grandi che da i più piccoli.
Montemiletto: L’8 dicembre le strade del paese si illuminano, donando calore ai molti che si riversano per le strade e offrendo un momento di autentica socialità. Inoltre, quest’anno, vi sarà una competizione, giunta alla sua seconda edizione, alla fine della quale sarà premiato il “Focaraccio chiù gruosso”.
Venticano: Il giorno dell’Immacolata, 8 Dicembre, si rinnova la tradizione con l’iniziativa “O Focaraccio“. I protagonisti della serata saranno musica dal vivo, artisti di strada e stand enogastronomici. Come ogni anno la comunità si riunirà intorno al fuoco per condividere momenti di allegria, relax e buon cibo.
Summonte: Uno dei borghi più belli d’Italia si prepara ad accogliere l’atmosfera del Natale con il programma “Summonte: Le Stelle e i Falò – La magica atmosfera del Natale“. Dal 3 dicembre 2023 al 6 gennaio 2024 si trasformerà in un palcoscenico di tanti eventi unici che cattureranno il cuore della comunità ed accoglieranno calorosamente dei visitatori.
Partecipa ai riti di fuoco!
Numerosi sono i comuni che in questi giorni si illuminano e prendono vita. Il fuoco, in queste festività, assume il ruolo simbolico di molte cose: passione, determinazione, voglia di resistere e, ancor di più, di una fondamentale necessità che coinvolge tutti, quella di fare comunità. Partecipa anche tu a questa coinvolgente tradizione!