Il Lago Laceno si colloca nel territorio di Bagnoli Irpino, all’interno dell’omonimo Piano, a circa 1.100 metri di altezza. La conca in cui è situato il lago è circondata dalle vette dei Monti Picentini, tra le quali spicca il Monte Cervialto che, con i suoi 1.809 metri, è la cima più elevata del complesso montuoso.
La fauna dell’altopiano è caratterizzata dalla presenza di uccelli di varie specie, sia passeriformi (passero, pettirosso, cinciallegra, usignolo, merlo, gazza) che rapaci (falco pellegrino, poiana, civetta, gufo reale, barbagianni), sia da mammiferi quali la lepre, la talpa, il riccio, il gatto selvatico, la volpe, il cinghiale, lo scoiattolo e da rettili come il ramarro, la vipera, il cervone, la biscia dal collare e la biscia tassellata.
Il Laceno è un posto unico per la sua biodiversità, per i suoi paesaggi, i suoi boschi di faggio, querce e di castagni, dove d’estate abbondano le fragoline, l’origano, le more, i lamponi e dove è possibile trovare alcuni prodotti tipici locali, tra cui formaggi, castagne e il famoso tartufo nero di Bagnoli.
Il Laceno d’Oro e la “Cortina del Sud” tra passato e futuro
Nel 1953 l’amministrazione di Tommaso Aulisa, riprendendo l’iniziativa del sindaco del 1926 Luigi Gatta, relativa alla concessione gratuita dei terreni per costruire villette e alberghi, diede vita alla costruzione del Villaggio Alpino del Laceno, inaugurato nel 1959 nello stesso giorno in cui ebbe luogo la prima edizione del Laceno D’Oro, festival cinematografico che mirava ad investire sul connubio cultura-turismo. Il festival si svolse al Laceno fino al 1988, per poi svilupparsi su Avellino.
Dalla seconda metà degli anni Cinquanta e fino alla fine degli anni Settanta la località fu essenzialmente dedita al turismo estivo; successivamente nel 1969, con l’installazione degli impianti di risalita e la realizzazione delle piste da sci ad opera dell’ingegnere Franco Giannoni, diventò anche una stazione di sport invernali con conseguente aumento della clientela del turismo. Infatti, tra il 1973 e il 1974 furono costruite due seggiovie e una sciovia che consentirono al Laceno di essere riconosciuta come “La Cortina del Sud”, tant’è che diventò protagonista di manifestazioni culturali e sportive di livello internazionale.
A tale splendore seguì, purtroppo, negli anni Novanta una fase di declino a causa della mancanza di investimenti; ma, per fortuna, il periodo successivo vide la crescita delle presenze come conseguenza del miglioramento dell’offerta sportiva in forza della riqualificazione della zona sia dal punto di vista urbanistico che rurale nonché tramite la ristrutturazione del vecchio ostello sul lago e della Chiesa di Santa Nesta.
Dopo gli ultimi cinque anni di blocco delle seggiovie, per la causa in corso tra il comune e la società gestrice degli impianti, a ottobre di quest’anno hanno avuto inizio i lavori e ci si augura possano terminare nel 2024, così da incrementare l’affluenza turistica. Per il momento, nonostante la pandemia abbia causato una battuta d’arresto, la stagione invernale scorsa ha fatto registrare molte presenze dettate dal desiderio di uscire soprattutto nel periodo tra Natale e Capodanno e fino a Pasqua.
Lago Laceno: i sentieri e le grotte
Dagli originali nove percorsi, grazie all’impegno dei volontari dell’Associazione Laceno Trekking, ad oggi il Laceno può contare ben venti sentieri per complessivi 230 chilometri. Oltre ad aver mappato tali percorsi, l’A.S.D. ha presentato un progetto al Comune di Bagnoli Irpino per inserire la segnaletica verticale, mancando quella internazionale.
Tra i sentieri più caratteristici sono da segnalare il n. 2 e il n. 3, contrassegnati in passato dal colore verde e dal colore giallo e che, dopo aver attraversato una ricca vegetazione, conducono alla Fiumara di Tannera: è uno spettacolo passare accanto ai corsi d’acqua e alle rocce, ammirando le sue sorgenti e risalendo si possono incontrare le mucche che, a dispetto della loro stazza, si inerpicano con agilità. Non si tratta di percorsi di trekking semplici ma, sicuramente, sono tra quelli che restano più impressi per la loro unicità.
Di rilievo sono anche: il sentiero n. 14 , detto “delle 13 Chiese”, che comprende le Chiese di Bagnoli Irpino e dell’hinterland; il sentiero n. 15 “Collegamento Sentiero Italia” che va da Acerno al Piano di Verteglia; il sentiero n. 20 “Grotta di San Guglielmo”, protettore dell’Irpinia, che ha soggiornato in questi luoghi. Alcuni dei sentieri sono percorribili in autonomia; tuttavia, è sempre preferibile essere assistiti da una guida che possa fornire, lungo il cammino, tutte le spiegazioni di volta in volta inerenti alla geologia, alla botanica e alla storia.
Di particolare importanza sono anche le Grotte del Caliendo, l’emissario idrogeologico del lago Laceno, la cui esplorazione è iniziata nel 1932 e che sono tuttora studiate da speleologi e da appassionati. Tali grotte presentano una temperatura di circa 8° C e si caratterizzano per la presenza di fossili, stalattiti e stalagmiti e di tratti ampi che si alternano ad altri molto stretti. La parte bassa è facilmente percorribile, soprattutto nei periodi estivi di magra, e visitabile con l’ausilio di guide esperte.
Le attività e il Consorzio Laceno
Il Laceno offre molteplici opportunità di trascorrere momenti piacevoli all’insegna del relax, del divertimento, della cultura, della gastronomia e, soprattutto, dello sport; è infatti possibile praticare trekking, equitazione, tiro con l’arco, mountain-bike ed escursioni guidate. Soprattutto quando tutto intorno si ricopre di neve, è possibile prendere parte alla ciaspolata, adatta sia ad adulti che a bambini, con l’eventualità di noleggiare l’attrezzatura in loco. La zona è fruibile sia d’inverno che d’estate, anche semplicemente per fare lunghe passeggiate, respirando aria pulita sia a piedi che a cavallo; o, ancora, è possibile fare un giro in tandem o portare i bambini a Lacenolandia, un parco giochi presente sull’altopiano dal 1996.
Lacenolandia, il Piccolo Ranch, l’A.S.D. Laceno Trekking sono solo alcuni dei soci che fanno parte del Consorzio Laceno, un’importante realtà locale composta da sessantanove consociati divisi in sette categorie: servizi, prodotti tipici, ospitalità, associazioni, professionisti, articoli da regalo, istituzioni religiose. La varietà nella struttura del Consorzio è l’espressione concreta della polivalenza del territorio del Laceno e di quanto la gente del posto si prodighi per mantenere alta la ricettività e per garantire i servizi necessari a un soggiorno sereno sia ai residenti che ai turisti.
Occorre evidenziare che è in corso un progetto tra l’Associazione Laceno Trekking e il Consorzio Turistico Bagnoli-Laceno volto alla digitalizzazione dei sentieri: in prossimità di ogni punto di maggior rilievo di un percorso o all’incrocio tra sentieri sarà previsto un QR Code tramite cui ricevere spiegazioni sul percorso in questione, nonché il collegamento diretto al sito internet in allestimento. Questa iniziativa è solo un esempio di ciò che sicuramente rappresenta una grande ricchezza per tutto il Piano Laceno e per la gente del posto che, con competenza e gentilezza, trasmette passione e attaccamento al territorio.
Lago Laceno, dove magia e immaginazione si incontrano
Il Laceno è un posto magico! Ci si può stendere su un prato verde, coccolati dai raggi del sole, persi ad ammirare e ad ascoltare la natura circostante. A distanza di qualche mese lo scenario muta e quello stesso prato è ricoperto di neve. Basta chiudere gli occhi e immaginare una coltre bianca alta e soffice che fa apprezzare il silenzio. Ed eccoci a trascorrere un weekend in zona, restando ammaliati dalla serenità del posto e, al termine di una bella passeggiata, fermarsi a prendere una cioccolata calda in uno dei locali presenti lungo il lago.