L’olio di Ravece: un’eccellenza tutta irpina

da | 4 Feb, 2022 | Sapori | 0 commenti

Tra le eccellenze gastronomiche che caratterizzano il territorio irpino, degno di nota è il prezioso olio di Ravece che, attraverso il riconoscimento della DOP, è conosciuto e apprezzato in tutto il mondo. Grazie alle molteplici proprietà e al gusto fruttato, l’olio extravergine di oliva Ravece è molto utilizzato in cucina, soprattutto in piatti di una certa consistenza, come zuppe, minestre e grigliate di carne.

Le origini dell’olio di Ravece

Le prime testimonianze dell’utilizzo dell’olio risalgono al 4000 a. C. in Armenia, Palestina e India, dove veniva adoperato come unguento per la pelle, per alimentare le lampade e come medicinale. Successivamente, grazie ai Greci e ai Romani, la coltivazione dell’ulivo si è diffusa in tutto il Mediterraneo, facendo dell’Italia il maggior produttore di olio d’oliva al mondo.

In Irpinia la massima diffusione dell’olivicoltura si ebbe in era angioina, per poi svilupparsi in quella aragonese e consolidarsi definitivamente nell’800. Al riguardo, un’eccellenza tutta irpina è costituita dall’olio di Ravece, la cui produzione parte dalla coltivazione di uno specifico tipo di oliva, molto diffuso nell’Avellinese, in particolar modo nella Valle dell’Ufita. Una delle prime presenze documentate di questa coltura risale al 1517 nel territorio di Ariano Irpino.

Le molteplici proprietà dell’olio “Irpinia colline dell’Ufita”

In Irpinia la tipologia di oliva da cui si ottiene l’olio di Ravece viene denominata Curatona, Olivona oppure Ravaiola. Le piante sono molto folte e il frutto si presenta di forma sferoidale e di colore violaceo a maturazione completata. La maturazione del frutto è tardiva e la sua raccolta avviene tra novembre e inizio dicembre.

La raccolta delle olive è un’operazione che necessita di una grande forza lavoro: come da tradizione le olive vengono colte adagiando dei particolari teli reticolati sull’erba, per poi procedere a sfrondare la pianta con dei randelli. Talvolta, quando alcuni frutti si presentano più ostici da cogliere, si procede a mano.

L’oleosità è medio bassa e questa caratteristica rende ancora più pregiato l’olio di Ravece (15-16%), il cui colore è un misto tra il giallo e il verde, con un aroma fruttato, che allo stesso tempo rilascia un retrogusto piccante.

Quest’olio viene inserito nella lista dei prodotti DOP irpini. In particolare, la certificazione DOP dell’olio “Irpinia colline dell’Ufita” viene garantita solo quando lo stesso è composto almeno del 60% dalla varietà Ravece. Per la restante parte possono concorrere altre varietà locali, quali l’Ogliarola, la Marinese, l’Olivella ed altre ancora.

L’olio di Ravece in cucina

L’olio extravergine d’oliva Ravece ha un gusto deciso e audace, pertanto, se utilizzato in modo sapiente arricchisce i piatti ed esalta i sapori delle pietanze. Non solo è ottimo per la preparazione di piatti caldi, come zuppe e minestre, ma è ideale anche come condimento a crudo. In Irpinia si è soliti gustarlo sul pane appena tostato: uno spuntino semplice ma molto gustoso, al punto da non richiedere l’aggiunta di ulteriori ingredienti.

Tra le tante eccellenze gastronomiche del territorio irpino, ad aver ricevuto un riconoscimento a livello internazionale, l’olio di Ravece rappresenta un prodotto unico da degustare almeno una volta nella vita e apprezzare per sempre.