L’oro blu di Caposele

da | 19 Ago, 2022 | Natura | 0 commenti

Caposele, parte integrante della comunità montana Terminio Cervialto e autentica perla in seno al Parco dei Picentini, sorge ai piedi del Monte Paflagone, nell’area da cui si origina il sontuoso fiume Sele.
La località si situa dunque in un incantevole contesto caratterizzato da fresche e scintillanti sorgenti, oltre che da un incontaminato verde e da elementi di spiccato valore turistico ed ambientale. Caposele è, nella provincia di Avellino, uno dei fiori all’occhiello dal punto di vista delle risorse naturali idriche insieme alle preziose Sorgenti di Cassano.

Le sorgenti del Sele

Principale attrattiva di questo paesino irpino al confine con il Salernitano sono le iconiche sorgenti del Sele. Esse, presentandosi come uno di quegli spettacoli mozzafiato che solo la natura sa offrire, hanno una portata compresa tra i 4000 e i 5500 litri al secondo ed alimentano l’Acquedotto Pugliese, colossale infrastruttura in grado di dissetare l’intero Tavoliere e buona parte del Mezzogiorno.

Più nel merito, la sorgente Sanità – le cui acque sgorgano in piazza, nel cuore di Caposele – alimenta a sua volta la sorgente Tredogge, innescando il flusso del Sele. Il fiume, da qui, viaggia ininterrotto e maestoso fino a Paestum, nel Salernitano, facendo sì che vadano inevitabilmente ad intersecarsi mille storie di diversi comuni e altrettante affascinanti suggestioni.
Vibratamente riecheggiante, il rumore dell’acqua – al pari del suo splendore virgineo ed immacolato, quasi estraneo al decadimento del tempo – costituisce un elogio alla natura bucolica. In particolare, si erge a simbolo di quell’antica meraviglia che spesso fatichiamo a portarci dentro, ma fatalmente in grado di quietare le tensioni della frenetica vita di tutti i giorni.

Il parco fluviale

Il parco fluviale del piccolo comune costituisce un’area protetta dedicata al fiume, uno spazio lungo i cui sentieri la vista è mozzafiato ed i rimbalzi emotivi sono molto marcati, specialmente nei profumati giorni estivi. Peraltro, all’interno del parco, risultano straordinariamente piacevoli per i visitatori le rilassanti passeggiate e le coinvolgenti escursioni naturalistiche, tra flora e fauna. È anche possibile assaggiare, prima della clorazione, la purissima acqua del Sele: un’azione – questa – in grado di impattare considerevolmente sul benessere fisico e psicologico dei visitatori.

Ancora, il parco ospita le infrastrutture acquedottistiche, in un contesto in cui si respira natura ma anche storia, se teniamo debitamente in conto il fatto che molti degli impianti sono ancora quelli originari e tradizionali, ma non per questo meno efficienti. Da rimarcare è la funzione – concreta e simbolica – della mastodontica galleria Pavoncelli, la più imponente “via dell’acqua” del Mezzogiorno. Essa, proprio da qui – dal segnalato “km zero” – inizia il suo lungo percorso che la vede attraversare la dorsale appenninica fino all’estrema propaggine del comune di Santa Maria di Leuca, situato nel capo meridionale della Puglia.

La Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese

In questo verde lembo di terra, vanto dell’Appennino, potrai anche scoprire la Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese: un percorso cicloturistico di circa 500 km, in buona parte già percorribile, grazie alle strade a servizio dell’acquedotto. Questo tracciato ha il suo punto di inizio proprio nel comune di Caposele ed è già oggetto di finanziamenti con il fine di renderlo interamente fruibile. Uno spettacolo da vivere sulle due ruote tra archeologia industriale, paesaggio e turismo esperienziale.

Natura ed emozioni

Immersa in una natura stupenda, Caposele costituisce dunque una meravigliosa realtà da cui si torna a casa cambiati, ma è parimenti un nido primordiale, un presidio di identità che fa parte dell’humus culturale della nostra Irpinia. Un luogo dell’anima in grado di toccare corde personali spesso sepolte nel cuore di ognuno di noi. In questo, Caposele è in effetti un microcosmo di tutto ciò che è l’Irpinia: purezza, unicità e genuinità, ma soprattutto bellezza, quella fragile bellezza di cui non possiamo fare a meno. 

Come visitare le sorgenti di Caposele?

Negli ultimi anni il Comune di Caposele si è particolarmente impegnato nella valorizzazione delle sorgenti del fiume Sele, ponendo grande attenzione verso il turismo ambientale ed ecosostenibile. Per soddisfare tale ambizione le sorgenti sono state rese fruibili al pubblico in maniera costante, insieme all’affascinante Museo delle Macchine di Leonardo e al Percorso delle 7 Fontane: un tracciato che si articola lungo sette fontane storiche formando un anello trekking di circa 18 km.

Ti invitiamo a visitare Caposele con le sue bellezze e le sue preziose sorgenti, per vivere un’esperienza indimenticabile circondato dalla natura e accompagnato dall’incantevole scrosciare dell’acqua. Prenota qui!