Lo strano caso di Victor Hugo ad Avellino

da | 10 Lug, 2021 | Storia | 0 commenti

Non tutti sanno che il grande scrittore Victor Hugo visse per brevissimo tempo ad Avellino. La città ne conserva ancora memoria, al punto che, l’edificio in cui la  famiglia Hugo soggiornò è ancora oggi noto come Palazzo de Conciliis o Palazzo Victor Hugo.

Victor Hugo: il celebre scrittore francese, colui che dette vita al Gobbo di Notre Dame e ai Miserabili. E che c’entra con Avellino? Avellino non faceva parte del Regno di Napoli, non era sotto i Borbone?

Avellino al tempo di Victor Hugo: il decennio francese del Regno di Napoli

Forse non tutti sanno che a cavallo tra fine Settecento e inizio Ottocento anche Avellino, come tutto il Regno di Napoli, conobbe una sua breve “stagione francese”, a seguito della conquista napoleonica e del conseguente avvento delle nuove, rivoluzionarie idee che all’epoca pervadevano l’intera Europa.

Il soggiorno di Giuseppe Bonaparte a Palazzo Greco e Avellino capoluogo del Principato Ultra

In un clima di grande fermento sociale e politico, il nuovo re di Napoli in persona – Giuseppe Bonaparte, fratello dell’imperatore – trascorse una notte ad Avellino, ospitato a Palazzo Greco: magnifica storica magione situata nel cuore della città vecchia, della quale anche voi, con un po’ di fortuna, potrete visitare qualche sala se vi capita di trovare disponibile qualcuno degli attuali, gentilissimi proprietari.

Mentre erano stati piantati un po’ ovunque gli “alberi della libertà” – che oggi sono giganti di più di duecento anni e ne trovate uno bellissimo nella piazza di Rocca San Felice – si ebbe la proclamazione di Avellino capoluogo del Principato Ultra o Ulteriore in sostituzione della vicina cittadina di Montefusco. La città fu ammodernata con interventi urbanistici i cui risultati andarono a definire quello che ancora oggi ne è l’assetto stradale.

L’arrivo del piccolo Victor Hugo ad Avellino

Victor Hugo, all’epoca bambino, seguì ad Avellino suo padre: il giovane e brillante colonnello Joseph-Léopold-Sigisbert Hugo giunto in città con l’incarico di nuovo governatore militare.

Avendo il compito di mantenere l’ordine pubblico nella regione, il colonnello diede la caccia alle bande di contadini in rivolta appoggiate dal deposto re di Borbone. A lui si deve la cattura del noto capo brigante Fra Diavolo, al termine di un lungo e cruento inseguimento che comportò la distruzione di uno dei suoi nascondigli: l’antico Santuario dell’Incoronata in Irpinia, i cui ruderi sono ancora oggi raggiungibili a piedi sulle pendici di Montevergine, nei pressi di Sant’Angelo a Scala.

Il breve ma spensierato soggiorno di Victor Hugo a Palazzo de Conciliis

Durante il suo soggiorno in Irpinia, Victor Hugo alloggiò con la sua famiglia in un austero storico edificio cittadino, Palazzo de Conciliis, sito anch’esso, come Palazzo Greco, nel centro storico di Avellino, sulla Collina della Terra alle spalle del Duomo. Edificio che ancora oggi in città tutti chiamano orgogliosamente e affettuosamente “la casa di Victor Hugo” nonostante il piccolo Victor in realtà vi trascorse soltanto qualche mese della sua spensierata infanzia.

Palazzo de Conciliis (Victor Hugo) oggi

Attualmente Palazzo de Conciliis è visitabile e in omaggio ai suoi illustri ospiti di allora – ricordati da una lapide commemorativa all’ingresso – ospita le sedi delle locali associazioni di lingua e cultura francese, tedesca e britannica, più il Centro di ricerca “Guido Dorso” e alcuni uffici amministrativi locali.

Segnali di un mondo nuovo

È sorprendente scoprire quanto la piccola storia di luoghi minori possa essersi interconnessa e mescolata ai grandi eventi che di volta in volta hanno cambiato il mondo. Per la nostra Irpinia ciò è accaduto ancor di più dopo la fine della sua stagione francese, con l’apertura della gloriosa epopea risorgimentale. Non a caso, la città di Avellino ospita oggi, nel complesso del suo vecchio Carcere Borbonico, un prestigioso Museo del Risorgimento tra i più interessanti d’Italia, straordinariamente ricco di documenti e reperti.

Ma di Carcere Borbonico e Museo del Risorgimento parleremo magari un’altra volta, in un’altra delle nostre passeggiate a spasso tra i secoli. Nel frattempo, incominciate a far visita a questa inedita Avellino “francese”, lasciandovi sedurre dalle affascinanti atmosfere da Primo Impero che ancora improntano i suoi storici edifici.