La Piana del Dragone si trova nel comune di Volturara Irpina , in una conca naturale dei Monti Picentini. È un luogo stupendo, completamente immerso nel verde, che ogni anno incanta i visitatori con la sua straordinaria metamorfosi: da sconfinata distesa verde in estate, al cosiddetto Lago Dragone in inverno. Di grande interesse è la passeggiata naturalistica lungo il percorso che dalla Bocca del Dragone conduce fino alla Chiusa nei pressi del lago, che impedisce alle acque impetuose di inondare l’intero centro abitato.
La Piana del Dragone di Volturara Irpina
La Piana del Dragone si estende su un’area pianeggiante di circa 1100 ettari situata ad un’altezza di 685 m. s.l.m. È il bacino idrogeologico più importante della Campania in quanto riesce ad alimentare le sorgenti che portano acqua alle regioni Puglia e Campania. Inoltre, essendo interamente circondata dai monti che la delimitano, tra i quali il Monte Terminio, può essere considerata un vero e proprio anfiteatro naturale.
Data la presenza di limitati depositi alluvionali sabbiosi e di grandi quantità di fanghi terrosi, si presuppone che la piana sia di origine carsica.
La Bocca del Dragone e il Lago Dragone
In passato, le acque piovane e la neve che dal Massiccio del Terminio si riversavano verso la Piana, inondavano l’intero paese di Volturara. In seguito al terremoto che sconvolse le pendici del Monte Costa, si è aperta una voragine naturale denominata Bocca del Dragone che funge da inghiottitoio naturale per le acque stagnanti nella Piana. Successivamente a tale fenomeno, nella stagione invernale, l’acqua piovana che tende a raccogliersi nella parte più depressa della piana, forma un bacino naturale denominato Lago Dragone.
La leggenda sull’origine del nome della Piana del Dragone
Secondo un’antica leggenda, la Piana del Dragone assunse tale nome proprio perché, nei pressi dell’inghiottitoio sotterraneo a tre archi, denominato appunto Bocca del Dragone, viveva un drago a tre teste che terrorizzava gli abitanti del paese. Le tre cavità sono sorte proprio in seguito allo stanziarsi della creatura in quel luogo preciso. Un valoroso cavaliere di nome Gesio, deciso a liberare gli abitanti di Volturara dal terrore, discese armato di spada nelle cavità occupate dal drago, riuscendo ad ucciderlo. Si dice che, quando l’acqua confluisce impetuosa nella Bocca del Dragone, ricorda il suono dello scorrere del sangue del drago ucciso da Gesio.
La metamorfosi della Piana del Dragone
La Piana del Dragone è un luogo da vivere e apprezzare tutto l’anno. In estate, grazie alla presenza di giostre e di un’area pic-nic, è adatta a un’uscita in famiglia o con gli amici. È altrettanto uno spettacolo d’inverno quando il paesaggio cambia completamente e tutto il prato verde, su cui nei mesi estivi si gioca a pallone o ci si distende a prendere il sole, diventa il letto del lago, circondato da neve alta e soffice.
Le sorgenti maggiori
Per merito dell’importante funzione regolatrice del bosco, abbondano piccole sorgenti e fonti di freschissime acque perenni, tra cui ricordiamo le più importanti: Acque delle Logge, che sgorga alla quota di 1260 m s.l.m., Acqua degli Uccelli e Acqua del Cerchio.
Le acque provenienti dalle cime dei monti prima di raggiungere la valle scompaiono in anfrattuosità, conosciute come Ventare che alimentano le sorgenti Acqua Mieroli, Acqua di Zia Maria, Acqua delle Noci e Serra. Proprio nelle zone della Serra troviamo le zone idrofile più abbondanti..
Con questo blog speriamo di essere riusciti a convincervi a visitare Volturara Irpina e la Piana del Dragone, un luogo magico dove è possibile ammirare con occhi increduli quanto la natura possa stupire in tutte le sue forme.