Il Santuario della Madonna del Fiume è situato a Calabritto, piccolo comune immerso all’interno del Parco Regionale dei Monti Picentini, in una pittoresca zona collinare, alle pendici del Monte Cervialto. Collocato all’interno di una grotta carsica, alla quale è possibile accedere percorrendo il percorso 156 del CAI, il santuario, ogni anno, è meta di pellegrinaggio da parte di numerosi fedeli ed escursionisti. Noto come Sentiero della Madonna del Fiume in onore dell’originale punto di arrivo, il percorso è stato prolungato nel 2019 ad opera dei volontari del Gruppo Calabritto Escursioni e giunge ora fino alla monumentale Cascata del Bard’natore.
Al fine di valorizzare le meraviglie naturalistiche di Calabritto, è in corso di programmazione e di finanziamento il progetto di riqualificazione dei sentieri per congiungere tutte le cascate presenti sul territorio ad opera del Comune e del gruppo Calabritto Escursioni.
Il percorso della Madonna del Fiume
Il viaggio alla scoperta delle attrazioni naturalistiche di Calabritto parte da via Ponticchio. Si tratta di un cammino tra sorgenti, rifugi e antiche chiese, di difficoltà media. Teatro di bellissimi panorami naturali ed ecosistemi invidiabili, il percorso trekking, lungo 6 km, offre agli escursionisti la possibilità di respirare aria salubre e di abbandonare i ritmi frenetici che caratterizzano la vita quotidiana. Accompagnati dalla costante melodia del gorgoglio delle impetuose acque del Rio Zagarone, in circa 3 ore si giunge al suggestivo Santuario della Madonna del Fiume, incastonato nella roccia, e alla monumentale Cascata del Bard’natore.
La Cascata del Bard’natore, posta a 570 metri di altezza, è una delle più alte dei monti Picentini con i suoi 55 metri complessivi, suddivisi in quattro salti. Ha origine dal torrente Vallone del Lupolo e, grazie alla formazione di vere e proprie piscine naturali, consente ai visitatori di sostarvi per un bagno ritemprante.
La storia del Santuario della Madonna del Fiume di Calabritto
La Chiesa rupestre della Madonna del Fiume è un vero e proprio gioiello che offre un suggestivo spettacolo di concrezioni calcaree. Secondo la leggenda popolare, all’inizio del XVII secolo, a causa delle piogge cospicue che interessarono il paese per diversi giorni, il torrente Meria straripò travolgendo una piccola cappella che sorgeva sulle sue rive. L’evento cataclismatico, tuttavia, lasciò intatta una raffigurazione della Vergine Maria dipinta sulla parete, motivo per il quale nel 1624 fu intrapresa la costruzione del Santuario e Maria fu eletta patrona del paese.
Secondo una credenza popolare di origine pagana, se una donna in attesa di un bambino beve l’acqua che sgocciola da una particolare stalattite a forma di mammella, le sarà assicurata abbondanza di latte. Tale leggenda, avvalorata dal fatto che la Madonna del Fiume sia la protettrice delle partorienti, fa sì che, ogni anno, in occasione del Lunedì in Albis, le donne in attesa si rechino alla Chiesa rupestre, in segno di devozione nei confronti della Vergine e di buon auspicio per la salute e la crescita dei loro figli.
Un percorso trekking da non perdere
Emblema, forse unico in Irpinia, della perfetta simbiosi tra fede e natura, il Santuario della Madonna del Fiume di Calabritto è una tappa da non perdere per chi ama trascorrere momenti di profonda riflessione e contemplazione.