Weekend in Irpinia? La Guida definitiva che non puoi perdere!

da | 23 Feb, 2025 | Eventi | 0 commenti

L’Irpinia è una terra autentica e romantica, un angolo di mondo dove la storia si intreccia con la natura e le tradizioni risuonano ancora tra le piazze e i borghi. Chi non la conosce la sottovaluta, credendo che sia solo un lembo remoto della Campania, ma chi si lascia avvolgere dalla sua atmosfera ne resta irrimediabilmente affascinato.

Questa terra parla attraverso i suoi paesaggi: colline che si perdono all’orizzonte, boschi fitti che custodiscono antiche leggende, sorgenti cristalline che sgorgano tra le rocce. Qui il tempo rallenta e tutto acquista un sapore più vero: un bicchiere di vino sorseggiato davanti a un tramonto, il profumo del pane appena sfornato nei vecchi forni a legna, il suono di una festa che riempie le strade.

In questo blog voglio accompagnarti tra i tesori nascosti dell’Irpinia, raccontarti perché vale la pena visitarla e, soprattutto, viverla. Perché l’Irpinia non è solo un luogo: è un’emozione che aspetta solo di essere scoperta.

COSA TROVERAI IN QUESTO BLOG:

COME RAGGIUNGERE L’IRPINIA

L’Irpinia è raggiungibile in diversi modi, vediamo quali:

  • In aereo: Per raggiungere l’Irpinia, è possibile arrivare all’aeroporto di Napoli e usufruire dei collegamenti in autobus offerti dall’Air, che collegano il capoluogo campano con Avellino. Un’altra opzione è volare all’aeroporto Costa D’Amalfi di Salerno-Pontecagnano, ben collegato con il centro di Salerno grazie ai bus di Salerno Airlink. Da lì, è possibile proseguire verso Avellino utilizzando i bus della Sita.
  • In bus: Da Napoli e da Afragola, stazioni centrali da cui si arriva facilmente da tutta Italia, è possibile raggiungere l’Irpinia con collegamenti bus di linea in un’ora circa.
  • In auto: Sono diverse le uscite autostradali che attraversano l’Irpinia da Baiano a Lacedonia: le due uscite del capoluogo Avellino, quella di Benevento, di Grottaminarda e di Vallata.
  • In treno ad alta velocità: Presto la stazione di Grottaminarda sarà servita direttamente dall’alta velocità, rendendo l’Irpinia ancora più raggiungibile anche dai grandi capoluoghi italiani. I lavori di realizzazione dell’opera sono in corso.
  • Transfer Info Irpinia: Se viaggi in gruppo e vuoi visitare o soggiornare in Irpinia, contattaci! Ti metteremo a disposizione il nostro servizio di transfer per un’esperienza comoda e senza pensieri.

AREA CAMPER IN IRPINIA

Per gli amanti del turismo itinerante, l’Irpinia offre diverse aree camper:

  • Area Camper di Frigento: Si trova in Via Speranzella nel comune di Frigento ed è gestita dal nostro amico Patrick Salerno (cellulare 347 9174248). Ha diversi servizi tra cui: carico-scarico, scarico rifiuti, area barbecue, bagni/docce. Costi: €15,00 a notte, €20,00 con bagno e doccia a prenotazione necessaria.
  • Area Camper di Savignano Irpino: Si trova in Viale della Repubblica e la responsabile è Angela La Porta (cellulare 3394808894). Tra i servizi rientrano: carico-scarico, doccia, acqua calda, lavandino, attacchi per la corrente. Presenta 4 piazzole con 12 posti e l’area è molto pulita e curata. Costi: €10,00 a notte in bassa stagione e €15,00 a notte in alta stagione.
  • Area Camper di Zungoli: Si trova presso il campo sportivo all’inizio del paese, a circa 1 km dal centro abitato. Si tratta di uno spazio comunale di libero accesso, attualmente non ha costi ed è necessario informare il comune della presenza del camper. Tra i servizi rientrano l’acqua e l’energia. Ci sono circa 6 posti con 6 colonnine funzionanti. Attualmente non c’è possibilità di scarico, ma in futuro l’area sarà ampliata con ulteriori servizi, in quanto è oggetto di un finanziamento che riguarda l’area del campo sportivo di Zungoli. Per ulteriori info contattare Luigi Ciasullo (cellulare 389 1021720) e il Comune di Zungoli.
  • Area Camper di Teora: È situata in periferia, all’inizio del paese e offre molti servizi tra cui carico -scarico e attacchi per la corrente. Può ospitare comodamente una ventina di camper, inoltre l’area è gratuita ed è fornita anche di servizi di videosorveglianza. Per ulteriori info contattare Giuseppe Lardieri (cellulare 345 9275858).
  • Altre Aree Camper in Irpinia, gratuite ma sprovviste di tutti i servizi:
    – Area Camper di Bagnoli Irpino in via Serroncelli.
    – Area Camper di Gesualdo in Via Colonnello Calò.
    – Area Camper di Lioni nell’area 7, Strada Statale 400.
    – Area Camper di Mirabella Eclano presso Contrada Fontanelle.
    – Area Camper di Castelvetere sul Calore in Via Elena Discepolo.
    – Area Camper di Montemarano presso Contrada Pezza Cancelli.

DOVE SOGGIORNARE IN IRPINIA

L’Irpinia ti accoglie con il calore della sua gente e la magia dei suoi paesaggi. Qui, l’ospitalità è una tradizione che si respira ovunque. Se ti servono informazioni e suggerimenti contattaci, considerando che ci sono tantissimi B&B, Alberghi e Case Vacanza, ma ecco alcune experience di pernottamento da non perdere:

  • La casa sull’albero: Tutti da bambini hanno sempre desiderato di avere una casa sull’albero! Potrai vivere un’esperienza unica nel suo genere e realizzare così il tuo sogno proprio in Irpinia, precisamente a Caposele, presso il B&B “La Casa di Mimma”. Vivrai un soggiorno magico tra le fronde degli alberi, con terrazza panoramica, barbecue e area meditazione.
  • Albergo Diffuso di Castelvetere: Nel suggestivo borgo medievale di Castelvetere sul Calore, l’Albergo Diffuso offre un soggiorno unico, tra storia, tradizioni e autenticità. Nato dal recupero del centro storico, il borgo si trasforma in un’accogliente struttura ricettiva con 17 alloggi distribuiti tra vicoli e antiche abitazioni, capaci di ospitare da 1 a 8 persone. Qui, l’ospitalità si fonde con il territorio creando un legame autentico tra turisti e comunità. Un’esperienza unica, dove si dorme tra le antiche pietre del borgo che raccontano secoli di storia. Un viaggio nel tempo, senza rinunciare al comfort.
  • Le Conche Country House: un rifugio di pace immerso nella natura. Tra antichi casali e un vecchio mulino ad acqua sapientemente restaurati, qui il tempo scorre lento, cullato dal respiro dei querceti e dalla vicina Mefite. Passeggiare tra gli alberi, lasciarsi avvolgere dal silenzio e respirare l’autenticità di un luogo incontaminato: qui ogni istante è un ritorno alla bellezza essenziale.
  • B&B a Cairano: Un borgo sospeso tra cielo e terra, dove il silenzio abbraccia l’anima e ogni angolo regala panorami mozzafiato. Spazio alla bellezza pura e alla magia delle piccole cose: una vista che toglie il fiato, l’aria limpida che sa di libertà e le chiacchiere con il simpatico barista ‘Ngiulino. Per vivere appieno questa esperienza, ti consigliamo di soggiornare in uno dei meravigliosi B&B del borgo: Il Piccolo Principe, Le Radici delle Nuvole e Le Ali del Vento.

ESPERIENZE UNICHE IN IRPINIA

L’Irpinia offre esperienze indimenticabili che celebrano la sua ricca tradizione enogastronomica e culturale.

  • Irpinia Express: Un viaggio lungo la storica ferrovia Avellino-Rocchetta Sant’Antonio è un tuffo nel passato. Attraversando colline dorate, vallate incontaminate e borghi senza tempo, questo treno storico offre panorami mozzafiato e un’atmosfera d’altri tempi. Le corse riprendono annualmente tra marzo e aprile.
  • Cantine Caggiano: Situata a Taurasi, la Cantina Caggiano è considerata una delle più affascinanti della Campania. Fondata da Antonio Caggiano, più che una semplice cantina, rappresenta una vera e propria opera d’arte. Ogni angolo racconta la passione per il vino e l’arte, offrendo ai visitatori un’esperienza sensoriale unica tra botti, sculture e fotografie che adornano gli ambienti.
  • Percorso Sensoriale nel Castello Marchionale: Nel cuore di Taurasi, il Castello Marchionale ospita il “Percorso Sensoriale Tau”, un’esperienza unica in Italia dedicata ai vini DOCG del Sud: Taurasi, Fiano di Avellino e Greco di Tufo. Questo laboratorio coinvolge tutti e cinque i sensi, permettendo ai partecipanti di immergersi completamente nelle caratteristiche organolettiche dei vini.

RELAX IN IRPINIA

In Irpinia, puoi concederti il lusso di un totale relax. Ecco alcune esperienze da non perdere:

  • Spa Vicolo72: Nel cuore di Calitri, un’antica grotta scavata nella roccia ospita una spa unica, dove il fascino storico incontra il comfort moderno. Tra luci soffuse e aromi avvolgenti, ogni angolo è pensato per regalarti un’esperienza sensoriale di puro benessere.
  • La Casa nella Roccia: A Villanova del Battista, questa struttura ti offre una suite con spa privata, completa di sauna e bagno turco. Ideale per un weekend romantico, con la possibilità di aggiungere servizi personalizzati come aperitivi, fiori e torte speciali.
  • Virginia Resort & Spa: A soli 300 metri dall’uscita Avellino Ovest, questo hotel a 4 stelle ti accoglie con una spa multisensoriale, saune rigeneranti e un bagno turco arricchito da oli essenziali. Non perderti la piscina esterna, dove potrai rilassarti sotto le stelle.

NATURA E SPORT IN IRPINIA

L’Irpinia è una terra che custodisce alcune delle meraviglie naturali più belle della Campania: dalle Sorgenti di Caposele e di Cassano Irpino, all’Oasi WWF di Conza e l’Oasi di Senerchia, passando per il Monte Terminio e l’altopiano del Laceno, che entro la fine del 2025 avrà attivo un nuovo impianto sciistico. Qui natura e sport si fondono in un’esperienza autentica e immersiva. Di seguito ti proponiamo una serie di attività da vivere a pieno:

  • La Ferrata Maroia a Volturara Irpina: Volturara Irpina, ai piedi del Monte Terminio, è una destinazione perfetta per gli amanti dell’arrampicata e delle vie ferrate. Nel 2019 è stata inaugurata la Ferrata Maroia, la prima via ferrata certificata della Campania, che si sviluppa sulla spettacolare parete rocciosa del Monte Costa. Il percorso offre diverse difficoltà:
    Percorso Azzurro (Variante del Bosco): Facile, attraversa il bosco con tratti esposti ma ben appigliati, terminando su una cresta panoramica.
    – Percorso Rosso (Ferrata Maroia): Difficile, con tratti verticali e passaggi atletici, ideale per gli appassionati più esperti.
    – Percorso Nero (Variante del Mulo): Estremamente difficile, con sezioni strapiombanti e passaggi tecnici che richiedono forza e precisione.
  • Caposele Climbing Area: A pochi chilometri da Volturara, un’altra perla dell’Irpinia si sta affermando tra gli appassionati di arrampicata: Caposele. Qui, nella contrada di San Vito, si trova un suggestivo monolite roccioso che svetta tra prati e colline, ospitando itinerari di scalata perfettamente attrezzati. Le vie sono state realizzate dalla Mountain Pro, sotto la guida esperta di Oreste Bottiglieri, e offrono un’esperienza adatta a tutti i livelli. Il calcare compatto e lavorato permette di godere di una scalata tecnica e sicura, con itinerari attrezzati con soste, moschettoni e tasselli in acciaio inox.
    Settore Lancia del Sole – Esposizione Sud e Ovest, ideale per scalare in qualsiasi stagione.
    – Settore Grande Inverno – Esposizione Sud e Est, perfetto per le giornate più calde grazie alla ventilazione costante.
    – Microsettore El Capiton – Due vie didattiche perfette per chi vuole avvicinarsi all’arrampicata.
  • Oasi WWF di Conza: Un’area naturale protetta a Conza della Campana che ospita una ricca biodiversità tra specchi d’acqua, boschi e zone umide. Qui è possibile osservare numerose specie di uccelli migratori, tra cui l’airone cinerino e il falco di palude, percorrere sentieri immersi nel verde e partecipare ad attività di educazione ambientale.
  • Oasi Valle della Caccia di Senerchia: Un vero gioiello naturalistico, caratterizzato da una rigogliosa vegetazione e dalla spettacolare cascata che sgorga dalla roccia. I sentieri attraversano boschi di faggi e lecci, offrendo un’esperienza suggestiva tra il suono dell’acqua e il silenzio della natura.
  • Sorgenti di Caposele, Cassano Irpino e Serino: Fra le sorgenti più importanti d’Italia. L’acqua purissima di queste fonti scorre in un contesto paesaggistico unico, dove è possibile scoprire il legame profondo tra l’Irpinia e la risorsa idrica, con visite guidate previa prenotazione.
  • Altopiano del Laceno: Un luogo perfetto per vivere la natura in ogni stagione. Qui puoi esplorare boschi e sentieri a cavallo, divertirti con le attrazioni di Lacenolandia o, nei mesi invernali, approfittare delle piste da sci che presto torneranno in funzione con i nuovi impianti.
  • Parco Avventura Montevergine: Se cerchi adrenalina e divertimento immerso nella natura, il Parco Avventura Montevergine a Ospedaletto d’Alpinolo è la meta perfetta. Tra ponti sospesi, percorsi tra gli alberi e zipline mozzafiato, potrai mettere alla prova il tuo coraggio in totale sicurezza, circondato dalla magica atmosfera del bosco di Montevergine. Un’esperienza unica, adatta a grandi e piccoli, per vivere la montagna in modo avventuroso e indimenticabile.
  • Cicloturismo: è un’esperienza unica grazie alla tranquillità delle strade secondarie e interpoderali, lontane dal traffico e immerse nella natura. A Caposele, è possibile noleggiare biciclette a pedalata assistita di ultima generazione tramite Ciclovia Bike Tour (334 754 0653), un progetto legato alla Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese, un tracciato affascinante che collega vari territori e offre percorsi entusiasti per i cicloturisti. Anche a Montella è possibile noleggiare e-bike presso IrpiniBikeHouse e ad Atripalda presso la Ciclostazione sia e-bike che muscolari.

TREKKING IN IRPINIA

Conosciuta da sempre come la “Verde Irpinia”, è un territorio caratterizzato da natura rigogliosa e paesaggi mozzafiato. Con due parchi regionali, sorgenti cristalline, montagne imponenti e boschi secolari, è la destinazione ideale per gli amanti del trekking. Ecco alcuni percorsi da non perdere:

  • Percorso delle 7 Fontane (Caposele): Un anello escursionistico di 18 km nel Parco Regionale dei Monti Picentini, con 980 m di dislivello e sette fontane storiche lungo il cammino. Attraversa boschi di faggi e offre incontri con la fauna locale. Difficoltà alta, durata di circa 8 ore.
  • Cammino di Guglielmo (Mercogliano): Itinerario trekking e bike di 320 km che attraversa l’Irpinia e arriva in Puglia, seguendo le orme di San Guglielmo da Vercelli. Tra boschi, montagne e borghi medievali, il cammino offre un’esperienza di trekking immersi nella natura e nella spiritualità. Un’opportunità unica per unire sport e riflessione.
  • Pizzo San Michele (Calvanico): Sentiero di 8 km (450 m di dislivello) con vista sul Golfo di Salerno e il Santuario di San Michele. Percorribile tutto l’anno; in inverno servono ramponi o ciaspole.
  • Chiesa Rupestre Madonna del Fiume (Calabritto): Un trekking di 6 km (dislivello moderato) porta al santuario scavato nella roccia e alla cascata con piscine naturali. Luogo di pellegrinaggio dal XVII secolo.
  • Cascata del Tuorno (Calabritto) : Trekking agevole immerso nel verde del Parco dei Monti Picentini, porta alla meravigliosa cascata alta 18 metri, con quattro salti d’acqua.
  • Eremo di San Silvestro e Ruderi Incoronata (Sant’Angelo a Scala): “Sentiero dei Papi”, con 450 m di dislivello tra boschi e ruderi medievali. Percorso impegnativo con tratti ripidi, ma ricco di fascino storico e naturale.
  • Monte Cervialto (Laceno): Salita moderata fino alla vetta più alta dei Monti Picentini (1809 m). Partenza dal bike park del Laceno, percorso ombreggiato e panoramico sul Lago Laceno.

TURISMO RELIGIOSO IN IRPINIA

Se cerchi un luogo che nutra il cuore e l’anima, l’Irpinia ti accoglie con la sua spiritualità autentica. Terra di santuari e abbazie secolari, è meta di pellegrinaggi e momenti di riflessione profonda.

  • Abbazia del Goleto (Sant’Angelo dei Lombardi): Immersa nel verde, questa abbazia millenaria fondata da San Gugliemo da Vercelli, patrono d’Irpinia, regala un’esperienza mistica unica. Le sue antiche pietre raccontano storie di fede e silenzio, mentre la luce che filtra tra le mura crea un’atmosfera senza tempo.
  • Santuario di Montevergine (Mercogliano): Tra le vette del Parco del Partenio, questo luogo di pace accoglie fedeli e viaggiatori sotto lo sguardo di Mamma Schiavona, la Madonna di Montevergine. Il 2 febbraio, in occasione della Candelora, l’atmosfera si fa ancora più intensa e suggestiva.
  • Santuario di San Gerardo Maiella (Materdomini – Caposele): Un luogo di fede e speranza, dove la figura del santo è ancora oggi simbolo di conforto e miracoli. La suggestiva sala dei fiocchi custodisce le testimonianze di genitori riconoscenti per le grazie ricevute.
  • Basilica Paleocristiana (Prata di Principato Ultra): Un gioiello dell’arte sacra, tra i più antichi luoghi di culto dell’Irpinia. Risalente al V-VI secolo, conserva preziosi affreschi e testimonianze del primo cristianesimo. Purtroppo, da tre anni è chiusa al pubblico per un cedimento interno, ma il suo valore storico e religioso resta immenso.
  • Convento di San Francesco a Folloni (Montella): Fondato, secondo la tradizione, dallo stesso San Francesco d’Assisi nel 1221, questo convento è un luogo di profonda spiritualità e storia. Circondato dai boschi dei Monti Picentini, è un monumento nazionale e custodisce reliquie, affreschi e una suggestiva cripta.

BORGHI STORICI IN IRPINIA

I borghi medievali irpini sono scrigni di storia e tradizione, dove ogni pietra racconta un passato fatto di battaglie, nobiltà e leggende. Ecco alcune tappe imperdibili:

  • Frigento: Adagiato su una collina panoramica, offre una vista a 360° sull’Irpinia dal belvedere Limiti. Il centro storico conserva vicoli e portali suggestivi e un’atmosfera senza tempo.
  • Rocca San Felice: Dominata dall’imponente torre longobarda, è borgo incantevole per eccellenza. Il centro storico conserva il fascino medievale tra vicoli di pietra, il suggestivo Tiglio della Libertà e la storica fontana della piazza.
  • Cassano Irpino: Piccolo gioiello medievale con un castello affacciato su panorami incantevoli. Passeggiando tra le sue stradine si respira la storia di un tempo, lontano dal turismo di massa.
  • Zungoli: Borgo Bandiera Arancione, con la sua rocca normanna e il centro storico caratterizzato da case pontili e grotte bizantine, ancora oggi usate per la stagionatura dei formaggi. Un luogo che intreccia storia, natura e tradizioni agricole.
  • Gesualdo: Dominato dal castello del Principe Carlo Gesualdo, il borgo custodisce eleganti palazzi, la Chiesa del Rosario e la Fontana dei Putti. Il centro storico incanta con i suoi vicoli di pietra e le atmosfere rinascimentali.
  • Monteverde: Uno dei Borghi più Belli d’Italia, affacciato sulla valle dei fiumi Ofanto e Osento. Il castello medievale e la Chiesa di Santa Maria di Nazareth raccontano secoli di storia. Vincitore del premio Borgo dei Borghi 2018, è un luogo di grande fascino e accessibilità.
  • Nusco: Conosciuto come il Balcone dell’Irpinia, regala vedute spettacolari e un centro storico di rara bellezza e cura, con la splendida cattedrale di Sant’Amato.
  • Cairano: Un borgo sospeso nel tempo, con il suo suggestivo paese-presepe che domina la valle. Un luogo magico, ideale per chi cerca silenzio, contemplazione e paesaggi mozzafiato.
  • Savignano Irpino: Borgo tra i più belli d’Italia, conserva il fascino dei paesini medievali con il Castello Guevara e la storica Porta della Terra. Un luogo autentico, ricco di tradizione.
  • Summonte: Borgo ai piedi del Partenio, dominato dalla sua imponente torre medievale. Circondato da boschi e sentieri, è perfetto per unire storia, natura e prelibatezze enogastronomiche.
  • Calitri: Un borgo che si sviluppa in un affascinante intreccio di vicoli, scalinate e archi, con case colorate che creano un suggestivo mosaico. Il centro storico conserva ancora l’antica struttura medievale e le grotte: Calitri è famosa per la sua tradizione ceramista.
  • Montefusco: Antica capitale del Principato Ultra, conserva un affascinante centro storico con vicoli in pietra e il maestoso castello normanno, un tempo carcere borbonico. Anche qui si produce il pregiato vino Greco di Tufo.
  • Sant’Andrea di Conza: Incantevole borgo con una storia che affonda le radici nel Medioevo. Sant’Andrea di Conza è candidata a diventare Capitale della Cultura 2027, riconoscendo il suo impegno nella valorizzazione del patrimonio locale e culturale.

CASTELLI IN IRPINIA

L’Irpinia vanta una delle più alte concentrazioni di castelli e fortificazioni in Italia, che testimoniano un ricco passato storico e offrono un affascinante viaggio nel tempo, tra storia, arte e cultura. Tra i più notevoli:

  • Castello Lancellotti di Lauro: Edificato nell’XI secolo, questo maestoso castello feudale sorge su un promontorio roccioso. Generalmente chiuso al pubblico, apre le sue porte in occasioni speciali ed eventi.
  • Castello Ducale di Bisaccia: Costruito dai Longobardi nell’VIII secolo e ristrutturato da Federico II nel XII secolo, ospita oggi il Museo Civico Archeologico, accessibile durante tutto l’anno.
  • Castello Marchionale di Taurasi: Risale al VII secolo e attualmente accoglie l’Enoteca Regionale dei Vini dell’Irpinia, offrendo ai visitatori un’esperienza enogastronomica immersiva.
  • Castello di Lapio: Conosciuto per gli straordinari affreschi che adornano le sue sale interne, rappresenta un gioiello artistico e storico del territorio.
  • Castello di Ariano Irpino: Questa fortezza normanna offre una vista panoramica mozzafiato sulla valle circostante, rendendola una meta imperdibile per gli appassionati di storia e natura.
  • Il Castello di Avella: Conosciuto anche come “Castello di San Michele”, è un’importante struttura storica situata in Via Campopiano, costruita dai Longobardi nel VII secolo d.C. La sua posizione strategica domina l’accesso che collega Monteforte Irpino con la Valle del Sabato, dirigendosi verso la Puglia e la costa adriatica. Il castello è famoso per il ritrovamento del “Cippus Abellanus”, un’iscrizione in lingua osca risalente al 150 a.C., conservata a Nola. La rocca del castello è caratterizzata da una torre cilindrica monumentale e due torri difensive, circondate da due cinte murarie. Tra le rovine si trovano resti di strutture abitative, tra cui una cisterna rettangolare.

AREE ARCHEOLOGICHE IN IRPINIA

L’Irpinia custodisce un patrimonio archeologico di grande valore, testimoniando la presenza di antiche civiltà sannite e romane attraverso necropoli, templi e città sepolte dal tempo. Tra i siti più significativi:

  • Mefite (Rocca San Felice): Un’area di grande valore storico e religioso, meta di antichi pellegrinaggi, dove si venerava la dea Mefite, divinità legata alle acque sulfuree e alla fertilità. Il sito, caratterizzato da esalazioni geotermiche, era considerato sacro dagli abitanti dell’Irpinia antica. Ancora oggi, la Mefite ribolle e rappresenta un importante geosito da esplorare. Sempre visitabile, è immerso nella Valle d’Ansanto, ma occorre fare attenzione a non avvicinarsi troppo.
  • Antica Abellinum (Atripalda): Città romana sorta su un insediamento sannitico, conserva resti di mura, terme, una domus in stile ellenistico-pompeiano e il foro.
  • Parco Archeologico di Aeclanum (Mirabella Eclano): Fondata dagli Irpini nel III secolo a.C., la città romana mostra ancora le terme pubbliche, il mercato coperto e una basilica paleocristiana.
  • L’Anfiteatro Romano (Avella): Risalente al I secolo a.C., è uno dei meglio conservati della Campania. Costruito in opus reticulatum, poteva ospitare fino a 3.000 spettatori ed era destinato ai combattimenti tra gladiatori e spettacoli pubblici. La sua posizione strategica lungo l’antica via Consolare ne testimonia l’importanza nel contesto romano.
  • Parco Archeologico di Carbonara (Aquilonia): è una preziosa testimonianza dell’antica città distrutta dal terremoto del 1930. Spesso definito una “Pompei medievale”, il parco conserva resti come la Piazza Municipio, le Chiese di S. Giovanni e dell’Immacolata, la pretura e una fontana barocca del XVIII secolo.
  • Civita di Ogliara (Serino): Antico insediamento che risale all’epoca pre-romana, la Civita di Ogliara è caratterizzata da una cinta muraria longobarda di circa 2 km di circonferenza.
  • Aequum Tuticum (Ariano Irpino): Importante snodo viario di epoca romana, situato lungo la via Traiana, con resti di edifici termali, abitazioni e infrastrutture stradali. Attualmente non accessibile.
  • Compsa (Conza della Campania): Antica città sannita, conquistata dai Romani nel 214 a.C., conserva rovine di un foro, un teatro e abitazioni, ma il sito ha subito gravi danni a causa del terremoto del 1980. Attualmente non accessibile.
  • L’Area archeologica di Carife: Situata in Località Addolorata, è un’importante zona funeraria che ospita 22 sepolture risalenti tra la metà del VI e l’inizio del III secolo a.C. Le tombe del VI e V secolo contenevano cinque vasi, ridotti a due nei secoli successivi, tra cui coppe in vernice nera e recipienti in bronzo, simboli di elevato status sociale. Alcuni ritrovamenti, come il rito della cremazione e attrezzi di metallo, arricchiscono la comprensione delle pratiche funerarie. L’area, ricca di testimonianze sannitiche e romane, potrebbe corrispondere alla città hirpina della Lega Sannitica citata da Tito Livio.

MUSEI IN IRPINIA

L’Irpinia vanta una ricchezza culturale e storica che si riflette nei suoi numerosi musei, veri e propri scrigni di tradizioni, arte e archeologia. Ecco una panoramica dei principali musei della provincia:

  • Museo Irpino (Avellino): Situato nel cuore di Avellino, il Museo Irpino offre una vasta collezione di reperti archeologici, opere d’arte e testimonianze storiche che raccontano l’evoluzione del territorio irpino, dalle antiche civiltà sannite e romane fino ai giorni nostri.
  • Museo Archeologico di Carife: Questo museo è un importante scrigno di tesori archeologici che testimoniano la presenza di antiche civiltà nel territorio irpino. Con un focus particolare sugli insediamenti sanniti, il museo custodisce reperti di grande valore, tra cui oggetti funerari, ceramiche e utensili, che raccontano la vita e le credenze di una delle popolazioni più significative dell’Irpinia.
  • Museo Archeologico di Bisaccia: Il Museo Archeologico di Bisaccia offre una ricca panoramica sulla storia antica della zona, con particolare attenzione ai reperti che provengono dall’area circostante e alla figura della donna nell’antichità. Tra le collezioni, spiccano i resti di insediamenti sanniti, romani e medievali, che permettono di ripercorrere le trasformazioni del territorio nel corso dei secoli.
  • Museo Immersivo e Archeologico di Avella (MIA): Situato nel Palazzo Baronale di Avella, il MIA è un percorso multimediale caratterizzato da proiezioni, suggestioni grafiche, quadri parlanti e postazioni di realtà virtuale. Il museo racconta la storia di Avella e del Palazzo dai primi insediamenti sul territorio, passando per l’Abella romana, il Medioevo, l’Ottocento e l’Avella moderna.
  • MAVI – Museo Antropologico Visivo Irpino (Lacedonia): Il MAVI di Lacedonia è un museo unico nel suo genere, che esplora le tradizioni, i costumi e la vita quotidiana delle comunità irpine attraverso la fotografia e il video. Le immagini raccontano storie di vita contadina, feste, tradizioni e cambiamenti sociali, creando un affascinante percorso visivo che permette di immergersi nella cultura locale.
  • Museo della Civiltà Contadina “Beniamino Tartaglia” (Aquilonia): Questo museo è un tributo alla vita rurale dell’Irpinia, con una vasta collezione di strumenti agricoli, attrezzi da lavoro e oggetti legati alla tradizione contadina. Ogni sala racconta una parte della vita quotidiana degli agricoltori, mostrando come la terra e il lavoro siano stati al centro della cultura e dell’economia della regione.
  • Museo della Ceramica (Ariano Irpino): conserva una vasta collezione di ceramiche locali dal XII al XXI secolo, con particolare attenzione alla maiolica popolare. Si trovano anche reperti provenienti da scavi e ritrovamenti risalenti dal IX secolo al XV secolo.
  • Museo della Gente Senza Storia (Altavilla Irpina): Il Museo della Gente Senza Storia è un luogo che racconta la memoria delle persone che, pur non essendo protagonisti delle grandi narrazioni storiche, hanno contribuito alla costruzione della comunità puntando principalmente sui loro vestiti e sugli oggetti antichi.
  • Museo Multimediale della Transumanza (Villanova del Battista): Questo museo celebra la tradizione della transumanza, patrimonio culturale immateriale dell’umanità. Attraverso installazioni multimediali, fotografie e documenti storici, il museo racconta la vita dei pastori e il legame con l’Irpinia.

EVENTI E TRADIZIONI IN IRPINIA

L’Irpinia è una terra di eventi e tradizioni che raccontano la sua anima più autentica, unendo storia, cultura e gastronomia. Ogni celebrazione rappresenta un’occasione per immergersi nelle radici del territorio e scoprire il calore delle sue comunità:

  • La Tirata dei Carri e dei Gigli (Mirabella, Fontanarosa, Villanova, Flumeri e Frigento): una tradizione secolare in cui maestosi carri allegorici, realizzati con paglia intrecciata, vengono trascinati per le strade in segno di devozione e ringraziamento per il raccolto. Si svolgono tutti tra agosto e settembre.
  • La Sagra della Castagna di Montella e del Tartufo Nero di Bagnoli Irpino: due eventi simbolo dell’autunno irpino che celebrano eccellenze gastronomiche come la Castagna di Montella IGP e il Tartufo Nero di Bagnoli, attirando migliaia di visitatori con degustazioni, mercatini e spettacoli.
  • La Fiera Enologica di Taurasi: dedicata al prestigioso Taurasi DOCG, questa manifestazione offre degustazioni nelle cantine, incontri con esperti e momenti di convivialità che valorizzano la cultura vinicola locale.
  • Il Fiano Love Fest di Lapio: un festival che celebra il Fiano di Avellino DOCG, tra degustazioni, musica e iniziative legate alla viticoltura, rendendo omaggio a uno dei vini bianchi più pregiati d’Italia.
  • Il Venerdì Santo di Vallata: una suggestiva rievocazione della Passione di Cristo dal 1541, con oltre cento figuranti in costume che percorrono le strade del borgo illuminato da fiaccole, creando un’atmosfera intensa e toccante.
  • Il Carnevale di Montemarano: caratterizzato dalla sua celebre tarantella montemaranese, questo carnevale affonda le radici nei riti contadini e si distingue per le maschere tradizionali e le sfilate festose che animano il paese.
  • Lo SponzFest di Calitri: ideato da Vinicio Capossela, è un festival che fonde musica, teatro, incontri e cultura popolare in un’esperienza unica, trasformando l’Irpinia in un laboratorio artistico a cielo aperto.
  • Madonna delle Grazie a Castelvetere: Il 28 aprile, la tradizione della Madonna delle Grazie unisce fede e comunità. I preparativi includono la panificazione di 50.000 tortani e la raccolta dei gigli. Le bambine “spunziatrici” distribuiscono il pane benedetto, mentre la leggenda narra che la Madonna indicò il luogo della chiesa.
  • Dono delle Sacre Spine ad Ariano Irpino: Dal 11 al 13 agosto, Ariano Irpino celebra il dono delle Sacre Spine della Corona di Cristo. La manifestazione rievoca il periodo medievale e le leggende locali, simboleggiando l’identità storica e spirituale della comunità.
  • La Zeza di Bellizzi Irpino e Mercogliano: Le tradizioni carnevalesche di Bellizzi e Mercogliano, legate alla Commedia dell’Arte, celebrano riti matrimoniali e contrasti familiari.
  • La Cavalcata di S. Anna a San Mango sul Calore: L’ultima domenica di luglio, San Mango celebra la Cavalcata di S. Anna con un corteo medievale verso la chiesa della Santa, unendo speranza e devozione.
  • La Juta dei Femminielli a Montevergine: Il 2 febbraio, la Juta dei Femminielli celebra il pellegrinaggio verso il Santuario di Montevergine, un rito che unisce sacro e profano.
  • Juta a Montevergine: Ogni anno, il 12 settembre, i pellegrini partono da Ospedaletto d’Alpinolo per la sagliuta al Santuario di Montevergine, affrontando il cammino in silenzio. Giunti alla “scala santa”, intonano canti rituali fino all’ingresso in Chiesa, concludendo il pellegrinaggio senza mai voltare le spalle all’icona della Madonna, salutandola con la promessa di tornare l’anno successivo.
  • Il Volo dell’Angelo a Gesualdo: L’ultima domenica di agosto, il Volo dell’Angelo celebra San Vincenzo Ferreri con un bambino vestito da Angelo che sfida il Diavolo, simbolizzando la lotta tra il bene e il male.
  • I Battenti di San Pellegrino di Altavilla Irpina: Il 24 agosto, i “battenti” di Altavilla Irpina onorano San Pellegrino Martire con un pellegrinaggio che dura dal XVIII secolo, testimoniando devozione e partecipazione popolare.
  • Il Maio a Baiano: Dal 13 al 26 dicembre, Baiano celebra il Maio in onore di Santo Stefano Protomartire. L’innalzamento di un albero dal Bosco di Arciano e la processione finale simboleggiano l’unione della comunità e la tradizione religiosa.
  • Si Qua Fata Sinant a Montemiletto: La Pro Loco Mons Militum di Montemiletto, attiva dal 1975, organizza eventi per valorizzare il territorio e la sua storia. Il progetto “1419 – SI QUA FATA SINANT”, parte di VisiTIAMOntemiletto, rievoca la riconquista del feudo da parte di Algiasio Tocco nel 1419. L’evento si tiene annualmente nel mese di settembre e prevede la rappresentazione storica dell’Assalto al Castello della Leonessa, con figuranti in costume, ricostruzione di mestieri antichi, degustazioni di piatti tipici e spettacoli con musici, danzatrici e combattenti.
  • Palio dell’anguria ad Altavilla: Questa rievocazione storica si tiene ogni anno nel mese di agosto e include un Corteo reale di circa 300 membri con Costanza d’Altavilla, Andrea de Capua, un prelato, armati e ancelle, arricchito dalla partecipazione di comuni vicini con costumi nobiliari locali. Il Palio dell’Anguria è una gara tra fantini che cavalcano asini senza sella, trasportando un’anguria sotto il braccio. Vince chi la consegna integra ai piedi di Costanza. Alla competizione partecipano anche i comuni del circondario, spesso supportati dall’organizzazione per asini e fantini.
  • Medioevo a la Rocca: È una rievocazione storica che si tiene a Rocca San Felice nel penultimo weekend di agosto. Seguendo rigorosi criteri di autenticità, la manifestazione ricrea ambienti e situazioni medievali con spettacoli itineranti di giullari, trampolieri, musici e suggestivi spettacoli col fuoco. Nel borgo vengono riprodotti mestieri medievali, lazzaretti e riti religiosi. In piazza si tiene un banchetto medievale con piatti tipici dell’epoca, accompagnato da intrattenimenti con giullari, danzatrici e duelli tra cavalieri, offrendo un’esperienza coinvolgente e didattica.

ENOGASTRONOMIA IN IRPINIA

  • 3 vini DOCG: il Fiano di Avellino e il Greco di Tufo sono i principali bianchi, mentre il Taurasi è il celebre rosso. Il Fiano e il Greco di Tufo sono apprezzati per la loro qualità e aromi unici, mentre il Taurasi, prodotto dal vitigno Aglianico, è un rosso di grande struttura e capacità di invecchiamento.
  • Olio di Ravece: L’olio di Ravece, DOP, è un’eccellenza gastronomica dell’Irpinia, apprezzato per il suo gusto fruttato e il retrogusto piccante. Derivato dall’oliva Ravece, tipica della Valle dell’Ufita, è utilizzato in piatti come zuppe, minestre e grigliate di carne, ma è anche ottimo come condimento a crudo. La sua produzione richiede una raccolta manuale e un’oleosità medio-bassa, con un colore tra il giallo e il verde. Riconosciuto a livello internazionale, è un prodotto unico da gustare e apprezzare.
  • Pecorino di Carmasciano: Carmasciano, nella valle d’Ansanto, è una zona di pascolo famosa per il suo pecorino dal sapore unico, influenzato dalle essenze foraggiere ricche di zolfo provenienti dalle acque solforose della Mefite di Rocca San Felice. Il pecorino di Carmasciano ha un aroma di zolfo, latte fresco e fiori, con un sapore dolce che diventa piccante e lascia un retrogusto di zolfo. La produzione segue metodi tradizionali, con stagionatura in ambienti specifici che favoriscono la maturazione.
  • Fagiolo Quarantino di Volturara: detto “quarantino” per il suo lungo ciclo di maturazione, è un fagiolo bianco, tenero e farinoso, coltivato senza supporti artificiali. Cresce nei terreni dell’Altopiano Irpino, dove il clima freddo e piovoso favorisce la sua crescita naturale. La coltivazione è manuale e priva di fertilizzanti e diserbanti. Dopo la raccolta, i fagioli vengono battuti e selezionati manualmente. Vengono utilizzati in zuppe tradizionali come la pasta e fasuli e in piatti unici con castagne e cotiche di maiale, serviti su pane raffermo.
  • Matasse con soffritto di ceci di Caposele: Tipica pasta fatta in casa, sono preparate con farina di semola di grano duro e grano tenero. Si presentano come filamenti variabili, lavorati a mano e raccolti in cerchi. Tradizionalmente servite con un soffritto di ceci, aglio e peperoni essiccati, sono prodotte artigianalmente e distribuite ai ristoranti locali.
  • Maccaronara di Castelfranci, Montemarano e Castelvetere: È un formato di pasta tipico dell’Irpinia, in particolare delle zone di Castelfranci, Montemarano e Castelvetere sul Calore. Si tratta di una pasta lunga e spessa, preparata a mano con farina di semola e acqua, utilizzando un matterello speciale che imprime le tipiche scanalature. La maccaronara è tradizionalmente condita con sugo corposo. La sua preparazione è manuale e complessa, e il suo fascino risiede proprio nella lavorazione artigianale. Nel 2023 è stata riconosciuta come simbolo del territorio irpino dal programma “4 ristoranti”.
  • Cannazze di Calitri: sono un piatto tradizionale di Calitri, simbolo gastronomico del paese e della sua cultura. Si tratta di una pasta lunga e tubolare, originariamente essiccata su canne, che si serve al sugo di carne con formaggio e peperoncino. Un tempo piatto tipico dei matrimoni, oggi le cannazze sono un’icona culinaria, soprattutto nei giorni di festa.
  • Fusillo Avellinese: è una pasta tradizionale, preparata arrotolando la pasta intorno a un fuso di ferro e asciugata per almeno due ore. La cottura dipende dal grado di secchezza e i fusilli sono pronti quando affiorano in superficie. Il condimento principale è il ragù di carne, ma si possono anche abbinare a salse più leggere, come pomodoro fresco, melanzane, zucchine o provola affumicata.

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