Le castagne del prete

da | 10 Nov, 2023 | Sapori | 0 commenti

Il luogo d’origine

Le castagne del prete sono un prodotto tipico delle feste natalizie. Anticamente venivano preparate solamente nella provincia di Avellino, precisamente nel comune irpino di Montella, famoso specialmente per produzione di castagne, prodotto riconosciuto DOP in tutta la zona. Oggi, invece, sono conosciute e apprezzate anche nel resto della Campania.

La leggenda

Questa specialità è frutto di un errore, o meglio, per un incidente! La leggenda narra che un prete, dopo aver caricato con un elevato quantitativo di castagne il suo mulo, si stesse incamminando per tornare al convento. Ma il mulo, non potendo più reggere il peso delle castagne, inciampò e fece rotolare tutte le castagne in un fiume. Il prete, senza scoraggiarsi, iniziò a raccogliere le castagne una a una dall’acqua, fra le risa e lo scherno della popolazione locale. Rientrato, il prete decise di mettere in forno le castagne, in modo da asciugarle: ne nacque una autentica prelibatezza, con le castagne che diventarono croccanti all’esterno, ma morbidissime all’interno. La ricetta, naturalmente, prese proprio il nome di castagne del prete.

L’antico e tradizionale processo di lavorazione

Il processo di lavorazione è rigorosamente artigianale e da un gusto unico e inconfondibile al prodotto. Dopo la raccolta nel mese di ottobre il processo di produzione conta di tre fasi principali: l’essicazione, la tostatura e il bagno. Una tecnica rimasta invariata nel tempo.
L’essiccazione. Le castagne appena raccolte sono decisamente umide e per questo vengono fatte essiccare all’interno “gratai”, ovvero delle strutture riscaldate dalla combustione di legna di castagno per dieci giorni in modo costante. Questa fase riduce il contenuto di acqua presente nelle castagne e conferisce un caratteristico aroma di affumicatura al prodotto.
La tostatura. Subito dopo, le castagne vengono tostate in forni dal calore molto elevato, dove grazie all’imbrunimento degli zuccheri presenti nella castagna, si ottiene un ulteriore caratterizzazione organolettica del prodotto.
Il bagno. La fase conclusiva, detta anche idratazione entra in gioco il “metodo del prete”. Per evitare che le castagne risultino secche, si immergono nell’acqua (a volte anche in acqua e vino) per sette giorni, due volte al giorno fino a reidratarle e farle tornare morbide.
Alla fine di questo antico e laborioso processo si ottengono queste morbide, dolci e gustose castagne del prete, pronte da mangiare dalla consistenza unica!

Curiosità sulla castagna del prete

Sebbene il processo resti uguale, esistono due varianti:
le castagne del prete si chiamano “infornate”, “nvornate” nel dialetto locale, quando vengono sgusciate prima di essere messe sul fuoco;
Invece, quando nonostante la permanenza sui graticci, rimangono umide e quindi “mosce”, vengono tolte dal fuoco e infilate, a mo’ di corona, in uno spago ed appese in attesa di essere consumate. Questa tipologia, chiamata anche “tenerella”, viene venduta molto perché particolarmente dolce e conservabile fino a 3-4 mesi.

Ora tocca a te, preparale e gustale!
Lo sapevi che le castagne del prete posso essere preparate anche in casa? Il processo è piuttosto facile, a patto di avere gli strumenti giusti. Ecco, ciò di cui hai bisogno, gli ingredienti: 1 kg di castagne; 1 l di acqua; 200 ml di vino rosso (facoltativo).

Come già accennato, il processo costa di tre fasi.
La prima fase prevede che le castagne siano arrostite su una grata con un fuoco sotto: il barbecue o il camino andranno benissimo. Le castagne, incise o meno, dovranno infatti essere anche un po’ “affumicate” oltre che arrostite. Una volta arrostite le castagne si lasciano raffreddare.
La seconda fase si tostano in forno, per 50-60 minuti a una temperatura non superiore ai 120 °C: le castagne, alla fine, dovranno risultare secche e croccanti.
La terza fase prevede che le castagne, dopo averle fatte nuovamente raffreddare, vadano immerse in acqua e vino, solo vino oppure sola acqua, per una settimana. Finita questa fase le castagne devono essere sgocciolate bene e lasciate su una grata, per 15-20 minuti, ad asciugare del tutto.

Consiglio: come conservare le castagne del prete
Una volta preparate, però, le castagne messe in ammollo dovranno essere consumate in giornata. Mentre, se volete evitare di doverle consumare tutte, procedete con le fasi 1 e 2, senza metterle in ammollo. Conservatele da essiccate e poi procedete con l’ammollo solo una settimana prima di servirle.